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Sono normali certi comportamenti a 4 anni e mezzo?

domande e risposte > Domande genitori

Schumy - 27 febbraio 2008

Domanda: Sono normali certi comportamenti a 4 anni e mezzo?

Mio figlio di quattro anni e mezzo (maschio figlio unico e frequenta il secondo anno di materna dopo due di nido) a scuola a detta dell'insegnante "segue il suo percorso". Ha un comportamento nella norma per la sua età, è partecipe, anche se abbastanza sveglio "con la lingua": a volte risponde male.
Si integra bene con i suoi compagni (classe mista dai 3 ai 5 anni compiuti). Da circa un mese chiede di far venire a casa i compagni di scuola o di andare a casa loro. A me sembra cosa normale. Abbiamo ospitato per la merenda, tre compagni diversi, in giorni diversi: due avevano la sua età, l'altro più grande di un anno.
Ogni volta c'è stato un problema: mio figlio non rispetta e non fa rispettare i suoi giochi, "distruggono" letteralmente i giochi e quello che è stato più grave sono stati due episodi:
- mio figlio ha sputato nella vaschetta della sua tartaruga ed ha accusato l'amico di averlo fatto e quando invece ha detto la verità e cioè che lo ha fatto lui ha detto un 'altra bugia:"l'ho fatto perchè me lo ha suggerito" ed invece non è stato così.
L'ho rimproverato e punito non facendogli vedere i cartoni animati ma dicendogli che gli davo un ulteriore possibilità di invitare un amichetto.
- Beh, la possibilità arriva ma è successo che dopo vari giochi apparentemente tranquilli, ed in prossimità della fine della serata, con noi genitori in stanza, i due bimbi sono andati sotto il tavolo. Mi sembrava il gioco di nascondino. Ho solo detto di far attenzione alla testa e nulla più. Dopo un paio di minuti mio figlio è andato dal padre dicendogli in un orecchio che il compagno si era fatto la pipi sotto (il bimbo a volte ha avuto questi problemi nonostante l'età). Il padre gli ha creduto e con i dovuti modi lo abbiamo comunicato alla mamma del compagno ma dopo una verifica si è scoperto che: i due avevano di proposito fatto la pipi sotto il tavolo ma non addosso bensì abbassandosi i pantaloni e dietro l'idea di mio figlio.
Noi genitori ci siamo vergognati tanto ma ci siamo sentiti oltremodo traditi nella fiducia perchè mio figlio ci aveva mentito. Per punizione non gli facciamo vedere per una settimana i cartoni animati, non giochiamo con lui e non gli è permesso far venire o andare dai compagni.
Come è possibile che accadano questi gesti. Mio figlio non dice parolacce, non dà pugni, non litiga per i giocattoli (tutte cose che capirei perché vede gli altri, ovviamente lo punirei) ma questi gesti? Non li ha mai visti perché sempre con noi, dagli amici sempre i nostra compagnia. Guarda cartoni animati non violenti. La tv non la guarda.
Non riesco a capire. Gli ho spiegato che neanche il suo cane fa la pipì in casa, che maltrattare gli animali è brutto, alla scuola materna parlano di ambiente...........lui piange, chiede scusa ma non dice il perché. Puo' aiutarmi. E' normale in un bambino di quattro anni e mezzo?


Risposta

Personalmente, per quanto da lei descritto, non noto particolari comportamenti di reale "gravità" dal punto di vista educativo. Comportamenti certamente da iniziare a correggere: prima spiegando (poche parole) e moderatamente rimproverando e poi, forse inevitabilmente, attraverso qualche piccola, breve e immediata punizione. Altre volte sarà necessario ignorare, comprendere, etc.
Ciò che invece mi sembra opportuno sottolineare è la lettura, che a mio avviso emerge da quanto scritto, un pò troppo allarmistica che viene fatta di tali comportamenti da parte del genitore.
"Distruzione" giochi. Può essere indice di disagio o difficoltà ma in un quadro generale positivo può essere letto come comportamento esplorativo e di ricerca (smontare e cercare di ricostruire). Soprattutto per i maschietti è bene regalare giochi adatti a tale scopo.
Le bugie. L'età del bambino indica che è in una fase di transizione (pensiero magico e egocentrismo infantile) in cui la bugia non assume il carattere che noi adulti - o un bambino di sette/otto anni - generalmente gli attribuiamo, ovvero il mentire sapendo di mentire. Pertanto essere troppo intransigenti in questi casi potrebbe essere altresì controproducente. Fortemente sconsigliata l'etichetta di "bugiardo". Inoltre sentirsi traditi da un bimbo di 4 anni e mezzo mi pare sinceramente esagerato.
I primi amichetti. Il bambino sta iniziando a sperimentare nuove relazioni amicali nel contesto domestico e sta imparando le conseguenti regole sul piano della socializzazione. E' quindi molto probabile che manifesti comportamenti "strani" e "inusuali" ma che non devono essere fonte di preoccupazione bensì osservati con curiosità e interesse da parte degli adulti.
Le punizioni. In questo caso sono decisamente eccessive (privazione del rapporto di gioco con i genitori - il più serio-, una settimana senza cartoni e la non frequenza dei compagni a casa) se rapportate ai comportamenti ma soprattutto all'età del bambino. Le punizioni sono utili e spesso necessarie ma un loro utilizzo improprio (eccessivo, sproporzionato, non immediato, etc.) rischia di indebolire la personalità del bambino rendendolo, ad esempio, più aggressivo e insicuro. Le punizioni a questa età dovrebbero essere molto blande (pochi minuti di privazione di un giocattolo, il ritardo nella visione di un cartone, etc.) soprattutto evitando di utilizzare il ricatto affettivo.
Se sin da ora si utilizzano punizioni di questa portata, quando il bimbo diventerà un adolescente i genitori cosa dovranno inventarsi?
Comprendo l'imbarazzo di fronte agli altri ma quale è il genitore che non si è "vergognato" per qualche marachella del proprio figlio?
Il mestiere di genitore è tra i più difficili e non si finisce mai di imparare, dura tutta la vita ed inoltre essendo la natura umana piena di difetti anch'esso non ne è esente. Importante è mettersi periodicamente in discussione, anche confrontando la propria esperienza con altri genitori e ricordarsi che in educazione niente è mai scontato e che l'imprevedibilità, al di là di quello che qualcuno può volervi far credere, è sempre dietro l'angolo. Buon lavoro!

A presto.

29 febbraio 2008



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