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Qualche consiglio per una Tesi sul Consulente Pedagogico?

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educatrice - 19/12/06

Domanda: Qualche consiglio per una Tesi sul Consulente Pedagogico?
Buongiorno, sto preparando la tesi in scienze dell'educazione. l'argomento riguarda la figura del consulente pedagogico e l'ascolto attivo come strumento per una consulenza efficace. mi sto, quindi, chiedendo chi è il consulente, che ruolo ha, qual è la sua preparazione ecc.. potrebbe darmi qualche consiglio e magari il titolo di qualche testo che possa essermi d'aiuto? La ringrazio.


Risposta

La consulenza pedagogico/educativa è sempre stata attuata dai pedagogisti educatori seppur con modalità, in organizzazioni socio-educative e con metodologie differenti.
Molti laureati in Scienze dell'Educazione hanno difficoltà a riconoscersi già come esperti in educazione. Alcuni confondono il setting pedagogico con quello psicologico. Seppur per certi aspetti, tali setting possano somigliarsi e a volte anche coincidere (osservazione, test, colloquio, etc.).
Ma la differenza c'è, sostanzialmente sul piano culturale, poi formalmente, sul piano normativo.
Con il passaggio da Pedagogia a Scienze dell'Educazione vi è stata una differenziazione dei corsi di laurea che ha contribuito a rafforzare l' identità pedagogica, per lo meno avvicinando il mondo della pedagogia al territorio.
Si pensi al corso per educatori professionali extrascolastici o per esperti in processi formativi. Le università La Bicocca di Milano e di Bergamo inoltre propongono lauree specialistiche sulla consulenza pedagogica.
Ma non è ancora sufficiente.
La figura di consulente pedagogico è proprio appena nata, seppur ci siano tracce da sviluppare in un possibile cammino formativo: dai dialoghi tra educatori e allievi del presente e del passato a tutta la letteratura reperibile, dal testo di Zavalloni: "Il consigliere pedagogico - La relazione di aiuto nell'educazione" (La Scuola Editrice, Brescia - Ed. Antonianum, Roma - 1979) ai lavori sull'autobiografia di Duccio Demetrio o il setting pedagogico di Igor Salomone. Fino ad arrivare alle esperienze di pedagogia clinica o alle ricerche di Riccardo Massa o di Piero Bertolini.
Nelle realtà lavorative (servizi sociali, scuole, centri di aggregazione sociale, servizi educativi domiciliari, etc.) sono necessarie competenze e un'ottima conoscenza dei propri ed altrui ruoli. Perchè spesso si lavora in équipe.
Alcune domande stimolo: chi può ricevere consulenza pedagogica? in quale organizzazione educativa? con quali metodologie? La clinica è sempre utile? Domande importanti.
Alle quali, attraverso l'attivismo culturale di diverse realtà associative o formative ( Anpe, Anep, Anpec, Fiped, etc.) , sono già state date diverse risposte anche se non tutte, a mio modesto avviso, evidenziano e mettono in risalto gli aspetti squisitamente pedagogici.
Tanto è vero che spesso, nella formazione, diversi argomenti centrali, vengono approfonditi da psicologi, sociologi o altre figure ben lontane dalla cultura pedagogica.
Ad esempio, parlare di relazione educativa da un'ottica psicologica, sarà certamente importante, ma mi dirà poco sul piano pedagogico. Che è ciò che a me maggiormente interessa.
Lei parla di "ascolto attivo come strumento di consulenza". La capacità di ascolto è certamente un utensile che non può mancare nella scatola degli attrezzi di chi svolge il mestiere di consulente.
Ma dal momento dell' ascolto, è necessario passare al momento dell'orientamento del cliente (nell'accezione di Umberto Vairetti).
E questo momento richiede una prassi pedagogica professionale strutturata che comporta, ma non solo, l'esprimere pareri professionali con responsabilità, competenza.
E tali pareri devono essere efficaci ma soprattutto pedagogicamente fondati e giustificati. Solo con la formazione e l'esperienza ciò è possibile.
Per la bibliografia le suggerisco di dare anche uno sguardo a quella presente sul sito. La consideri come spunto e certamente non esaustivo.
Su cosa sia un consulente in generale troverà molti siti sull'argomento: distinguendo tra consulenza, counseling. La letteratura sul consulente pedagogico (o educativo?) è proprio scarsa. Se le fa piacere mi può tenere aggiornato per avere qualche scambio sul lavoro che sta conducendo.

Buon lavoro, in bocca al lupo e complimenti per la scelta dell'argomento.

22/12/2006

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