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E' giusto o no assecondare le "manie" dei bambini ?

domande e risposte > Domande genitori

Alessandra per Gemelliinfamiglia - 15 luglio 2008

Domanda: E' giusto o no assecondare le "manie" dei bambini ?

So che i bimbi amano i rituali, so che spesso si fissano sulle cose, ma qualche volta mi domando se sia giusto assecondarli.
Per esempio Ale ha deciso che il latte della mattina lo vuole solo nello studio, e strilla come un pazzo se gli si cambia di posto.
Giulia tutte le sere vuole vedere lo stesso cartone in tv prima di andare a dormire, e se qualche volta perdo il senso del tempo e saltiamo l'orario giusto, è una tragedia...
Entrambi quando sono nel lettino vogliono una coccolina sulla pancia, una stretta di mano con tanto di "pace, pace" e un bacino sul dorso della mano, e mentre esco dalla porta gli devo dire assolutamente "buonanotte, ciao" altrimenti mi richiamano a suon di strilla. non solo "buonanotte", non solo "ciao", né "ciao, buonanotte", ma proprio "buonanotte, ciao". E potrei andare avanti all'infinito.
Quando sono serena non mi pesa, nei limiti del normale li assecondo, se si inventano cose fuori dal mondo gli spiego in maniera tranquilla che non si può fare o li distraggo su una cosa diversa se non riesco a ragionare con loro, e tutto fila abbastanza liscio.
Quando sono tesa non sopporto queste loro fisse e non li assecondo più.
Mi rendo conto che il mio comportamento non è coerente e costante, e questo non aiuta.
Vorrei sapere: è giusto o no assecondare queste loro "manie"?


Risposta

Secondo J. Piaget lo sviluppo cognitivo dei bambini procede per stadi.
Tra i 2 e i 6 anni, durante lo stadio detto
pre-operatorio, si assiste allo sviluppo delle capacità simboliche (linguaggio, gioco simbolico, etc.) ed alla comprensione di semplici concetti e di classificazione.

Lo stadio del pensiero pre-operatorio è caratterizzato da
egocentrismo che si manifesta attraverso:
- animismo (attribuire coscienza anche ad oggetti inanimati)
- artificialismo (eventi naturali, montagne, etc. costruiti dall'uomo e non dalla natura)
- pensiero magico (attribuire un nesso causale ad eventi non collegati tra loro).

E' il
pensiero magico che sta alla base dei rituali che "permetterebbero" al bambino di controllare, rassicurandolo, la realtà esterna: "Se faccio così allora accadrà questo".
Quindi per un bambino di 3 anni è certamente naturale la presenza di questi "strani" e ricorrenti comportamenti salvo i casi in cui, tali comportamenti, non assumano caratteri che possano limitarne lo sviluppo, ma non mi pare questo il caso.
Detto questo, va da sè che i genitori debbano assecondare tali comportamenti nella misura in cui ciò sia ragionevolmente possibile, per cui alcuni limiti potranno essere posti.
In questo caso inoltre, i bambini sono due e quindi tenderanno a imitarsi e rinforzarsi reciprocamente.
Certamente, per un genitore ed un educatore, sono importanti la
coerenza, la pazienza e la capacità d'ascolto per cui è necessario cercare, per quanto possibile, di non farsi condizionare dai problemi personali (lavoro, stanchezza, tensioni familiari, etc.); e quando si riconosce di aver sbagliato, correggere la rotta: gli errori fanno parte dell'intervento educativo in quanto gli esseri umani sono per natura perfettibili.
Infine, la mamma che ha posto questa domanda, dovrà mettere nel conto che tali comportamenti, andranno gradualmente diminuendo, ma potranno essere presenti sino ai 6 anni.

Buon lavoro!


15 luglio 2008


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