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Sono papà da otto mesi e ho una relazione extraconiugale. Che fare?

domande e risposte > Domande genitori

Harley - 26 maggio 2008

Domanda: Sono papà da otto mesi e ho una relazione extraconiugale. Che fare?

Da più di un anno ho intrapreso una relazione extra-coniugale.
Durante questo periodo mia moglie ha scoperto di essere incinta e adesso sono padre di un bambino di quasi 8 mesi. Ho deciso di stare vicino a mia moglie per renderle più serena la gravidanza e aiutarla nella crescita del piccolo.
Ora lei ha scoperto della mia relazione, e dall'altro lato la mia "compagna" vorrebbe che prendessi una decisione.
Sono molto legato alla nuova compagna e non vorrei perderla, ma ho remore a lasciare la mia famiglia perchè ho paura che questo possa creare disagio a mio figlio e che lui possa crescere sentendo meno la figura paterna....
Qualcuno mi dice che un bambino soffre di più in una convivenza "forzata" che non in una separazione serena, e che i "danni"potrebbero essere minori adesso che non in seguito.
Io sono stato abituato però a concepire la famiglia in maniera tradizionale, e vorrei che la mia compagna mi desse il tempo necessario perchè mio figlio cresca ancora un po'. Non so cosa fare.
Potete dirmi qualcosa in merito e magari indicarmi qualche consultorio al quale mi possa rivolgere nell'area triveneta? Grazie anticipatamente

Risposta

Gent.le Harley,

è arrivato il momento in cui (lei ma non solo lei) deve fare una scelta pensando al suo progetto di vita, anche come genitore. Il prima possibile e qualunque essa sia. A meno che tra adulti non riusciate a trovare una soluzione alternativa libera e consapevole.
Le rispondo pensando al suo bambino e a lei come genitore.
Se una coppia si separa non significa che le responsabilità (educative, morali, civili, economiche, etc.) di entrambi ed il piacere e la gioia di essere genitori, vengano meno. Genitori, in realtà, lo si sarà per tutta la vita, nel bene e nel male.
Le soluzioni per stare vicino ad un figlio, per "esserci", sono tante; e quando suo figlio crescerà saprà valutare se ciò è avvenuto o meno (che lei decida o meno di stare con sua moglie) e saprà, eventualmente, anche comprendere.
Questo è quanto, in questa sede, mi sento di dirle. So che non è tanto ma in coscienza non mi sento di andare oltre. Ogni persona ha una storia a sè con molteplici sfaccettature.
Se ritiene di aver bisogno di un aiuto per la sua scelta può certamente rivolgersi ad un consultorio familiare pubblico. Ma il Triveneto è grande. Nell'elenco telefonico o su internet troverà certamente i recapiti del consultorio più vicino alla sua zona di residenza. Le ricordo che i consultori familiari sono servizi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale (AUSL).


27 maggio 2008

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